Merluzzo è un termine usato per indicare innumerevoli specie di pesci che provengono da altrettante diverse zone del mondo.
Pur diverse per tassonomia, molte specie affini come il nasello sono talvolta chiamate con il nome di merluzzo. Tanto i merluzzi atlantici quanto quelli mediterranei sono molto sfruttati in gastronomia perché le loro carni delicate sono molto apprezzate. Particolarmente noti sono il baccalà e lo stoccafisso, due metodi di conservazione del merluzzo nordico.
È presente sui nostri mercati dal 1563, anno del Concilio di Trento, dove fu deciso che essendo un alimento economico e facile da reperire, poteva considerarsi il cibo ideale nei giorni di magro.
I suoi filetti sono adatti a qualsiasi regime alimentare, data la loro ricchezza in termini di valori nutrizionali.
Nutrizionisti e dietologi consigliano l'inserimento del merluzzo in una dieta corretta e sana, specialmente se si ha la necessità di seguire un regime alimentare ipocalorico. Le sue carni infatti hanno un bassissimo contenuto di grassi.
Le dimensioni di un esemplare adulto di merluzzo possono arrivare ad un metro e mezzo di lunghezza per un peso di circa 35-40 Kg, mentre gli esemplari in vendita raggiungono solitamente i 60 centimetri.
Con il termine cernia si identificano molte specie di pesci di mare di notevoli dimensioni appartenenti alla famiglia dei Serranidi.
Vive ad una profondità molto bassa in fase giovanile per poi spostarsi tra i 10 ed i 50 metri su fondali rocciosi.
È un pesce con carni compatte e ben digeribili, dal tenore lipidico moderato. È una buona fonte di potassio per la salute cardiovascolare e di selenio, utile per le difese antiossidanti e di fosforo, benefico per ossa, denti, reni, muscoli e cuore, per il buon funzionamento del metabolismo e per la trasmissione dell'impulso nervoso. Inoltre è un'ottima fonte di proteine di qualità e di grassi alleati della salute, mentre non apporta quantità elevate di grassi saturi.
Raggiunge le dimensioni di 140 – 150 cm, 60 Kg di peso ed un’età di 50/60 anni.
Il dentice (Dentex dentex) è un pesce d'acqua salata appartenente alla famiglia Sparidae. Tipico sia dei fondali rocciosi che di quelli sabbiosi, è particolarmente diffuso nel Mar Mediterraneo, ma vive anche nell'Oceano Atlantico.
Il dentice è una vera e propria fonte di sali minerali, fra i quali più noti sono calcio e fosforo e la vitamina A, ha un buon tenore in proteine e pochi grassi, inoltre è facilmente digeribile.
Le sue caratteristiche nutrizionali lo rendono un alleato della salute cardiovascolare: povero di grassi saturi, è una fonte di omega 3, lipidi considerati amici della salute di cuore e arterie; inoltre apporta potassio che, contribuendo al controllo della frequenza cardiaca e della pressione, aiuta a ridurre il rischio cardiovascolare. Talvolta è anche fonte di colesterolo per questo si consiglia di consumarlo non in quantità eccessive.
Il dentice Può raggiungere delle dimensioni abbastanza grosse, infatti misura circa sui 35 cm e superare i 10 Kg di peso.
Il suo nome scientifico è Triglia Lucerna, appartiene alla famiglia dei Triglidi a cui fanno parte altre specie di Gallinella, meno diffuse e di dimensioni minori.
La gallinella è un pesce che vive in fondali sabbiosi di una certa profondità, caratterizzata da una grande testa e dal tipico colore rosa.
Nello stadio giovanile vive in forma gregaria in prossimità delle coste su fondali sabbiosi-fangosi con profondità di qualche metro fino ai 15 metri, generalmente solitaria, si nutre per lo più di crostacei.
È molto comune nel Mediterraneo, nell'Atlantico e nel Mare del Nord. Le gallinelle dell’Adriatico sono leggermente più grosse e hanno carni più morbide di quelle pescate negli altri mari italiani.
La gallinella è un pesce ricco di sali minerali, quali potassio, calcio, fosforo, magnesio e vitamine A e D, ha un buon tenore in proteine e pochi grassi, è adatta infatti a qualsiasi regime alimentare, anche dietetico.
In genere è lunga 20-30 cm, ma può raggiungere anche dimensioni maggiori, fino a 75 cm per 6 kg di peso.
L’orata è un pesce osseo di mare e di acque salmastre appartenente alla famiglia Sparidae. Il nome deriva dalla tipica striscia color oro che mostra fra gli occhi.
Morfologicamente, l'orata si presenta tozza e poco affusolata, dal profilo convesso sul capo e maggiormente allungato in prossimità della coda.
È presente nel Mediterraneo e nell’Atlantico orientale, dal Golfo di Biscaglia alle coste del Ghana. Le piacciono le acque tiepide e pertanto è facile trovarla lungo la costa d’estate e al largo d’inverno.
L’orata compie notevoli spostamenti per la riproduzione e, nonostante sia un pesce di acqua salata, tollera in maniera eccezionale l'acqua salmastra in prossimità di lagune e foci fluviali. Si nutre prevalentemente di invertebrati (molluschi, crostacei, vermi e anellidi).
Contiene proteine, vitamine, sali minerali (calcio, fosforo, iodio, ferro) ed è ricca di acidi grassi omega 3, infatti è indicata nelle diete per combattere il colesterolo cattivo.
Una taglia massima è di 70 cm anche se in genere è comune tra 20 cm e 50 cm e raggiunge i 5-6 kg di peso. Sono però anche conosciuti casi di orate che hanno raggiunto il peso massimo di 17.2 Kg.
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